domenica 21 settembre 2014

La giornata dei gufetti

I  bambini di 3 anni, al momento dell'ingresso alla scuola dell'infanzia, vivono questo momento con emozione ma anche con un pizzico di timore. Se non hanno mai sperimentato il distacco dai genitori o la vita all'asilo nido possono aver bisogno di coccole e rassicurazioni.  Per tranquillizzarli e per far loro capire come si svolge la giornata a scuola, sono solita realizzare un cartellone in cui vengono illustrate le varie fasi della giornata. Quest'anno il tema sarebbe dovuto essere i gufetti (avendo cambiato scuola anche il tema è cambiato!) e per questo avevo realizzato un cartellone che ha come protagonisti dei piccoli gufetti.
Le immagini sono state incollate in modo da poter leggere dal basso verso l'alto; questo per andare incontro alla visuale dei piccoli!

LA GIORNATA DEI GUFETTI 

 
1.Gufetto, dopo essersi svegliato e aver fatto colazione, esce di casa con la sua mamma per recarsi a scuola.

 
 2.A scuola la maestra accoglie il piccolo gufetto a braccia aperte e gli propone tante belle attività! 

 
 3.In classe Gufetto gioca con i suoi nuovi amici e i giocattoli della scuola.
 
 
 4.Prima di pranzo Gufetto va in bagno con i suoi amici e tutti fanno la pipi nel water e si lavano le zampine.
 
5.Gufetto si siede al tavolo della mensa con i suoi amici per mangiare le delizie preparate dalla cuoca.
 
 
6.Nel pomeriggio Gufetto si addormenta nel suo lettino dopo aver ascoltato la storia raccontata dalla maestra gufo.
 
 
 7.Dopo il riposo pomeridiano Gufetto è pronto per gustare una merenda squisita.
 
 
8.Dopo la merenda Gufetto riabbraccia la sua mamma e le racconta la sua bella giornata.
 
La brava maestra Chiara Sartori ha preso spunto da questa idea per realizzare la sua giornata dei gufetti e gentilmente mi ha inviato le foto.. le pubblico così che le possiate vedere tutti!!Bravissima Chiara!!!
 


 






 
 
 

giovedì 4 settembre 2014

Canzoni e bans - La scimmia curiosa

Prosegue l'iniziativa di creare una playlist su youtube in cui raggruppare tutte le canzoni e bans che usiamo noi maestre a scuola! La potete trovare qui. Potete inviare i vostri video sul mio profilo di facebook e io li caricherò direttamente in questa playlist!

Ecco la canzone "La scimmia curiosa" :

 
 
 
TESTO
 
 
Sono una scimmia assai curiosa ( mani a binocolo sugli occhi)

Che passeggia nella giungla (marcia sul posto)

E grattandomi la testa vado in cerca di banane -ane -ane ( grattarsi la testa e sbucciare la banana)

Faccio un salto molto alto (salto)

Faccio un giro su me stessa (giro)

Batto i piedi sulla terra ( battere forte i piedi)

E le mani sul ginocchio - occhio -occhio ( battere le mani sulle ginocchia)
 
Ripetere la canzone togliendo di volta in volta una strofa che sarà "cantata muta" e mimata.  L'ultima ripetizione sarà completamente muta.

Canzoni e bans - La scimmia curiosa

Prosegue l'iniziativa di creare una playlist su youtube in cui raggruppare tutte le canzoni e bans che usiamo noi maestre a scuola! La potete trovare qui. Potete inviare i vostri video sul mio profilo di facebook e io li caricherò direttamente in questa playlist!

Ecco la canzone "La scimmia curiosa" :

 
 
 
TESTO
 
 
Sono una scimmia assai curiosa ( mani a binocolo sugli occhi)
Che passeggia nella giungla (marcia sul posto)
E grattandomi la testa vado in cerca di banane -ane -ane ( grattarsi la testa e sbucciare la banana)
Faccio un salto molto alto (salto)
Faccio un giro su me stessa (giro)
Batto i piedi sulla terra ( battere forte i piedi)
E le mani sul ginocchio - occhio -occhio ( battere le mani sulle ginocchia)
 
Ripetere la canzone togliendo di volta in volta una strofa che sarà "cantata muta" e mimata.  L'ultima ripetizione sarà completamente muta.


Canzoni e bans - Gli gnomi di babbo natale

Prosegue l'iniziativa di creare una playlist su youtube in cui raggruppare tutte le canzoni e bans che usiamo noi maestre a scuola! La potete trovare qui. Potete inviare i vostri video sul mio profilo di facebook e io li caricherò direttamente in questa playlist!

Ecco un canzone adatta al periodo natalizio.. gentilmente cantata dalla mia super nipotina Carlotta!!

 
TESTO
 Siamo gli gnomi di Babbo Natale, cu-cu
 abbiamo un compito molto speciale, cu-cu
 dobbiamo costruire con le nostre mani
 i doni dei bimbi che son stati buoni.
 Sono lo gnomo dal cappuccio rosso, cu-cu
 la mia casetta è sotto ad un funghetto, cu-cu
 so fare macchinette ed anche biciclette
 le mountain bike che corrono di più.
 Sono lo gnomo dal cappuccio giallo, cu-cu
 la mia casetta è dentro un alberello, cu-cu
 so fare con il computer insieme a mio fratello
 i video games che vedi alla TV.
 Sono lo gnomo dal cappuccio verde, cu-cu
 la mia casetta è presso la sorgente, cu-cu
 so fare bambolotti bambole ed orsacchiotti
 ed altri pupazzetti di peluche.
 Sono lo gnomo dal cappuccio azzurro, cu-cu
la mia casetta è dietro a quel cespuglio, cu-cu
 faccio le caramelle, le torte ed il torrone
 ed altri dolci su ordinazione.
 
 
 

"Invece il cento c'è"

Auguro a tutte le maestre che svolgono il loro lavoro con passione ed entusiasmo un bellissimo anno scolastico, pieno di risate, colori, coccole, giochi e pasticci con i propri bimbi! E lo faccio con la poesia di Loris Malaguzzi " Invece il cento c'è".


 
Il bambino
è fatto di cento.

Il bambino ha
cento lingue
cento mani
cento pensieri
cento modi di pensare
di giocare e di parlare

cento sempre cento
modi di ascoltare
di stupire di amare
cento allegrie
per cantare e capire

cento mondi
da scoprire
cento mondi
da inventare
cento mondi
da sognare.

Il bambino ha
cento lingue
(e poi cento cento cento)
ma gliene rubano novantanove.

Gli dicono:
di pensare senza mani
di fare senza testa
di ascoltare e di non parlare
di capire senza allegrie
di amare e di stupirsi
solo a Pasqua e a Natale.

Gli dicono:
di scoprire il mondo che già c’è
e di cento
gliene rubano novantanove.

Gli dicono:
che il gioco e il lavoro
la realtà e la fantasia
la scienza e l’immaginazione
il cielo e la terra
la ragione e il sogno
sono cose
che non stanno insieme.

Gli dicono insomma
che il cento non c’è.
Il bambino dice:
invece il cento c’è.
Loris Malaguzzi
 
Buon anno scolastico a tutte!!!!

mercoledì 3 settembre 2014

Diapositive naturali

La natura suscita sempre meraviglia.. i bambini hanno, e questa è la loro forza, uno sguardo attento sulla natura e sulle sue componenti.. passano ore ad analizzare foglie, semi, pigne. .osservano, manipolano, toccano, annusano, reinventano.. quanta conoscenza creano in quegli attimi!! Anche a noi adulti capita di emozionarci di fronte a un bel tramonto o ad un cielo terso ma se ci abbassiamo un po' insieme ai bambini forse capiterà anche a noi di meravigliarci per la bellezza di una foglia, per la perfezione di un fiore, per la fantasia di una pietra.

Qualche anno fa attorno alle finestre della mia sezione avevo messo un cartoncino ritagliato come se fosse la cornice di un quadro affinché i bimbi potessero guardare alla natura come ad un'opera d'arte.

Adesso vi propongo un gioco: andate a raccogliere con i vostri bimbi foglie di tutti i colori e di tutti i tipi
 
Prendete la carta adesiva trasparente e, chiudendo le foglie tra due pezzi di carta adesiva, realizzerete delle bellissime diapositive naturali!
 
 

 
 Ripassate il contorno delle diapositive con un washi tape o scotch decorato e i bambini potranno studiare, osservare la natura grazie all'utilizzo del tavolo luminoso (di cui trovate le istruzioni qui) anche nei mesi invernali!
 
 
 

 
Buona esplorazione!!!

Tavolo luminoso fai da te per persone poco pratiche (eh eh!)

Non so voi ma io ho sempre desiderato avere nella mia classe un tavolo luminoso. Poter giocare con la luce e le sue caratteristiche è una cosa estremamente affascinante a mio avviso e, senza farlo apposta, ogni anno va a finire che propongo ai bambini un gioco o un'esperienza con la luce..finora ho sempre usato il proiettore.. o il proiettore diapositive o quello dei lucidi. Però avrei sempre voluto realizzare un angolo della sezione con la presenza di un tavolo luminoso. L'unico problema è che io e la praticità siamo agli antipodi per cui cerco sempre soluzioni facili che mi permettano di realizzare ciò che voglio in maniera autonoma! Quindi.. ecco trovata sul web  una fantastica soluzione per il tavolo luminoso!!

MATERIALI:

- scatola trasparente ( tipo quelle che trovi da Ikea, Obi o Leroy Merlin) se possibile senza scanalature
- foglio di carta velina bianca
- scotch biadesivo
- lucine a batteria (io le ho comprate da Ikea)



 
Sotto il coperchio della scatola ho incollato un foglio di carta velina bianca, ho acceso le lucine (io ne ho messe 6 così è ben illuminato), ho chiuso la scatola con il coperchio et voilà, il gioco è fatto! I bimbi potranno esplorare  sulla scatola luminosa elementi naturali, giocare con la farina gialla o la sabbia, con la schiuma da barba, buste con gel per capelli...ve lo mostrerò nei prossimi post!!:-)

martedì 2 settembre 2014

Il mio corpo e gli altri - giochi e attività per prendere consapevolezza della propria dimensione corporea


Il bambino nasce una prima volta. Poi è come se

nascesse una seconda volta attraverso una fatica

lunga e laboriosa per darsi un’identità, per

darsi il viso, il corpo, il gesto, l’azione, la parola,

il pensiero, l’emozione, l’immaginazione, la

fantasia. In breve quel sentimento dell’essere,

della rappresentazione del sé che gli sono assolutamente

necessari per autonomizzarsi e distinguersi

dagli altri individui e dalle cose coi

quali convive e dalle cui interazioni estrae, poco alla volta, gran parte dei materiali costruttivi

della sua identità personale. Per riconoscersi ed essere riconosciuto.

Loris Malaguzzi



 Per stabilire una programmazione efficace sono solita basarmi sull’osservazione dei miei bimbi per valutare i loro bisogni, le competenze da valorizzare e quelle invece da stimolare.  L’anno scorso ad inizio scuola avevo notato nella classe di bimbi di 5 anni che mi era stata affidata un bisogno molto forte di contatto corporeo e una difficoltà nella gestione dei movimenti e nel rilassamento. Certo, non li vogliamo soldatini, ma penso che una delle competenze da raggiungere a 5 anni, in vista anche della primaria, sia proprio quella di saper gestire il proprio corpo. Per cui, largo agli esperimenti e giochi con il corpo, per poter scoprire questa dimensione, per poter esplorare ai fini di una maggiore consapevolezza di sé!

Innanzitutto INCONTRIAMOCI. Nello spazio salone ho chiesto ai bambini di camminare per la stanza cercando di non toccarsi  o urtarsi. Sembra una stupidaggine, invece non lo è. Significa sapere quale spazio occupi tu e quale spazio occupa l’altro.  Dopo invece ho chiesto loro di toccare il compagno che incontravano dove preferivano(sulla testa, sulla spalla, sulla schiena, etc); l’altro step è stato chiedere loro di salutarsi calorosamente quando si incontravano. Significa: Io incontro l’altro  e, abbracciandolo, lo accolgo nel mio spazio. (esercizi da ripetere più volte)

Una volta interiorizzato il concetto di spazio occupato CAMMINIAMO, sperimentando le diverse andature: piano, veloce, poi ci rannicchiamo e camminiamo piegati, poi diventiamo giganti con passi lunghi e pesanti, poi facciamo passettini corti, poi camminiamo laterali, all’indietro, etc. Abbiamo così visto quante cose possono fare le nostre gambe!

RESTRINGIAMO LO SPAZIO. In salone delimitiamo alcune aree con lo scotch colorato. I bimbi si ritrovano a camminare in questi spazi ristretti e devono adeguare la propria camminata a quella degli altri per evitare di cadere o oltrepassare la linea dello scotch.

Spazio creato e ricreato. Movimento e immobilità.  A ogni bambino viene consegnato un pezzo di spago abbastanza lungo ( se le avete a scuola vanno benissimo le corde!);io utilizzavo uno strumento a percussione. Mentre l’insegnante suona lo strumento  i bambini sperimentano liberamente, alcuni danzavano con la corda, altri la facevano semplicemente roteare. Quando finivo di suonare suggerivo ai bimbi di far riposare lo spago facendolo dormire. I bimbi poggiano la corda a terra; e chiedo loro di sdraiarsi con la corda per riposare. La musica accompagna i loro movimenti: quando è forte i bimbi si alzano e iniziano a danzare con lo spago; quando è più lenta i bimbi si chinano sul pavimento per riposare. Quando sono sdraiati invito loro a costruirsi una specie di “nido” con la propria corda; quando ricomincia la musica lo distruggono per poi ricrearlo di nuovo.

 Dopo aver sperimentato il proprio corpo nello spazio, passiamo alla conoscenza dell’altro e alla relazione con l’altro.

IL TUNNEL. Ho messo alcuni tavoli uno dietro l’altro e li ho coperto con teli che arrivavano fino al pavimento. I bimbi passavano in questo tunnel e quando uscivano venivano accolti con un bel CIAO! BENVENUTO!!

CHI SBUCA DA SOTTO IL TELO?  Ho preso un telo lungo e largo e ho fatto un buco nel mezzo. Sotto il telo c erano  4 bambini a turno, gli altri tenevano fermo il telo ai lati…dall’esterno noi dicevamo “ voglio vedere Marco” e Marco sbucava dal telo; “ Voglio vedere il gomito di Monica” e il gomito di Monica spuntava. E’ molto divertente.

LE CAMMINATE CONTRARIE. Abbiamo sperimentato nel salone alcune camminate un po’ strane: quella da addormentato, quella da ubriaco, quella del frettoloso, quella dell’annoiato..etc.. Ho poi diviso i bimbi a coppie; ognuno di loro doveva fare una camminata contraria a quella del bimbo in coppia con lui. Es se uno camminava da ubriaco, l’altro camminava da sobrio; se uno camminava da addormentato, l’altro da sveglio, etc. ( i bimbi in questo gioco ridono come mattiii!!)

Il gioco degli orsetti. I bimbi camminano in salone, io nomino una parte del corpo che è quella che ogni orsetto deve grattarsi con l’aiuto del compagno! Per esempio se dico schiena i due bimbi si “grattano” la schiena l’uno contro l'altro.

Mi fido di te. Ogni bimbo è in mezzo a un cerchio di 4 bambini. Chiudendo gli occhi deve lasciarsi andare avendo fiducia nei compagni, che sono pronti a prenderlo tra le braccia.

 Sperimentiamo poi la collaborazione con l’altro.
Dividiamo il gruppo in coppie e diamo ad ogni coppia una pallina da tennis. L’insegnante nomina la parte del corpo con cui la dovranno tenere senza far cadere. Es. con la fronte, con la mano, con la schiena, etc.

Sempre a coppie, uno di fronte all’altro proponiamo un gioco con la palla. Ogni coppia tiene un telo steso sul quale l insegnante appoggerà la palla. La coppia deve accordarsi per non far cadere la palla e per farla passare sul telo della coppia vicina.

 Un gioco che ho proposto spesso nel corso dell’anno è quello della lotta. La lotta è uno strumento attraverso cui il bambino si misura fisicamente; non lo fa per picchiare un suo compagno ma per confrontarsi con il suo corpo e quello degli altri. Tutti la fanno e e spesso noi maestre diciamo “ basta lotta perché vi fate male”. Ebbene, riconosciamo il bisogno del bambino dando però dei rituali e dei limiti. Con i bimbi preparavamo il ring unendo due materassi grandi. Ai bimbi venivano spiegate le regole: si sceglieva un compagno, ci si toglieva le scarpe; ci si salutava inchinandosi. L incontro durava un minuto e non erano ammessi calci, pugni o schiaffi; lo scopo era solo quello di buttarsi giù. Quando il tempo scadeva ci si salutava ancora inchinandosi, si scendeva dal ring e non si faceva più la lotta. Ho proprio visto che nel corso dei mesi, avendo riconosciuto il loro bisogno, si dedicavano con minore frequenza a questa attività.

Ho notato inoltre molte difficoltà nei bambini nel momento del rilassamento. Dopo un’attività particolarmente agitata tendo sempre a calmare con attività di rilassamento. Inizialmente lo proponevo ma molti bimbi non riuscivano a lasciarsi andare, non chiudevano gli occhi, non apprezzavano il silenzio, toccavano continuamente i loro amici. Ho così portato a scuola creme e borotalco; diviso i bimbi a coppie e chiesto loro di massaggiare il compagno con la loro crema preferita. Con il passare del tempo i bimbi erano in grado di entrare nella fase del rilassamento senza difficoltà e con fiducia.
Ho poi chiesto al papà di una mia bambina se poteva fare qualche incontro di kung fu ai bambini essendo lui istruttore in una palestra di arti marziali. E' stato super gentile e abbiamo fatto un percorso insieme di sperimentazione del proprio corpo; è piaciuto molto ai bimbi ( che si sentivano come kung fu panda) ed io, come insegnante, ho visto i bambini conoscere una nuova forma espressiva.

Parlando di movimento corporeo, abbiamo trovato interessante osservare il lavoro di Keith Haring in ; abbiamo assunto le posizioni più strane in piedi e successivamente a coppie i bambini hanno ripassato il contorno dei propri compagni nel cortile della scuola utilizzando gessetti colorati.

 
 
Abbiamo potuto così osservare le sagome dei bimbi in movimento. Ci siamo poi divertiti con la pasta di sale (fatta però con la farina di riso perché era presente un bimbo celiaco) a ricreare sagome in diverse posizioni, quelle che ci piacevano di più; li abbiamo cotti in forno e colorati. Infine li abbiamo incollati su una lastra di compensato colorata di giallo et voilà…ecco il nostro QUADRO MOVIMENTATO.EHEH!!